• Blog
    • Benessere Organizzativo

Cos’è il Benessere?

Cos’è il Benessere?

Il benessere è stato definito come l’insieme di sensazioni positive e di un buon funzionamento; l’esperienza di emozioni positive come la felicità e l’appagamento, lo sviluppo del proprio potenziale, il controllo della propria vita, il senso dello scopo e l’esperienza di relazioni positive (Ferrando PJ, Lorenzo-Seva U., 2016). È una condizione sostenibile che consente all’individuo di svilupparsi e prosperare. Il termine benessere soggettivo è sinonimo di salute mentale positiva. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, 2001) definisce la salute mentale positiva come “uno stato di benessere in cui l’individuo si rende conto delle proprie capacità, è in grado di affrontare i normali stress della vita, può lavorare in modo produttivo e fruttuoso ed è in grado di dare un contributo alla propria comunità”. Questa concettualizzazione del benessere va oltre l’assenza di malattie mentali, comprendendo la percezione che la vita stia andando bene.

Il benessere è stato collegato al successo a livello professionale, personale e interpersonale: gli individui con un alto livello di benessere mostrano una maggiore produttività sul posto di lavoro, un apprendimento più efficace, una maggiore creatività, più comportamenti prosociali e relazioni positive (Diener E., 2012).  Un maggiore benessere è collegato a una serie di risultati migliori per quanto riguarda la salute fisica e la longevità], nonché a migliori prestazioni individuali sul lavoro (Knapp M, McDaid D, Parsonage M.,2011), e una maggiore soddisfazione di vita è stata collegata a migliori prestazioni economiche nazionali.

Da secoli governi e ricercatori cercano di valutare il benessere delle popolazioni. Spesso, nella ricerca economica o politica, si è finito per valutarlo utilizzando un singolo item sulla soddisfazione della vita o sulla felicità, o una serie limitata di item sulla qualità della vita. Tuttavia, il benessere è un costrutto multidimensionale e non può essere valutato adeguatamente in questo modo (Dolan P, White MP, 2007). 

Huppert e So (2013) hanno cercato di adottare un approccio sistematico per misurare in modo completo il benessere. Hanno proposto che la salute mentale positiva o il benessere possono essere visti come il completo opposto della malattia mentale e hanno quindi cercato di definire il benessere mentale in termini di opposto dei sintomi dei disturbi mentali comuni. Utilizzando i criteri sintomatologici del DSM-IV e dell’ICD-10 sia per l’ansia che per la depressione, sono state identificate dieci caratteristiche del benessere psicologico, definendo l’opposto dei sintomi comuni. Le caratteristiche comprendevano aspetti edonici ed eudaimonici del benessere: competenza, stabilità emotiva, impegno, significato, ottimismo, emozioni positive, relazioni positive, resilienza, autostima e vitalità. Da queste dieci caratteristiche è stata sviluppata una definizione operativa di flourishing, o benessere elevato, utilizzando i dati del terzo ciclo dell’indagine sociale europea (ESS), condotta nel 2006. Gli item utilizzati nello studio di Huppert e So erano unici per l’indagine, che riflette un quadro di benessere basato su 10 dimensioni di buona salute mentale. 

Diener E. New findings and future directions for subjective well-being research. Am Psychol. 2012;67(8):590. 

Dolan P, White MP. How can measures of subjective well-being be used to inform public policy? Perspect Psychol Sci. 2007;2(1):71–85.

Ferrando PJ, Lorenzo-Seva U. A note on improving EAP trait estimation in oblique factor-analytic and item response theory models. Psicologica. 2016;37(2):235–47.

Huppert FA, So TT. Flourishing across Europe: application of a new conceptual framework for defining well-being. Soc Indic Res. 2013;110(3):837–61.

Knapp M, McDaid D, Parsonage M. Mental health promotion and mental illness prevention: the economic case. London: London School of Economics; 2011.

World Health Organization. The world health report 2001: mental health: new understanding, new hope. Geneva: World Health Organization; 2001.